Maschio: le 3 sintomi principali del prematuro – Cosa sapere per gestirlo

Il prematuro (o eiaculazione precoce) è un problema sessuale che colpisce circa il 30% dei maschi italiani tra i 18 e i 45 anni, secondo un’indagine recente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Oltre a essere un disagio fisico, è spesso accompagnato da sintomi che influenzano la qualità della vita e le relazioni. Conoscere questi sintomi è il primo passo per gestirli efficacemente. Ecco i 3 principali segnali da non ignorare.

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1. ​Perdita del controllo durante l’eiaculazione: “Non riesco a frenare”​

Uno dei sintomi più evidenti del prematuro è la ​difficoltà a controllare il momento dell’eiaculazione. Molti uomini descrivono questa sensazione come “un’esplosione improvvisa” durante la stimolazione sessuale, anche in fasi iniziali.

Come si manifesta?​

  • L’eiaculazione avviene in meno di 2 minuti dall’inizio della penetrazione (o anche prima, durante la masturbazione).
  • La sensazione di “voler fermare” è presente, ma il corpo non risponde: i muscoli del bacino si contraggono involontariamente, portando a un’ejaculazione rapida.

Cosa c’è dietro?​

  • Sensibilità eccessiva dei nervi: Alcuni uomini hanno terminazioni nervose ipersensibili nel pene, che reagiscono in fretta allo stimolo.
  • Disregolazione ormonale: Un livello basso di testosterone o un eccesso di prolattina (ormone legato alla riproduzione) può ridurre il controllo.
  • Stress cronico: Lo stress attiva il sistema nervoso simpatico, accelerando le reazioni fisiologiche, compreso l’eiaculazione.

Esempio italiano: Uno studio condotto dall’Università di Roma ha scoperto che il 60% dei uomini con prematuro ha riferito di “non riuscire mai a raggiungere l’orgasmo completo” a causa della perdita di controllo.

2. ​Soddisfazione sessuale ridotta: “Né io né lei siamo felici”​

Il prematuro non colpisce solo il maschio, ma anche la sua partner. La ​riduzione della soddisfazione sessuale​ è un sintomo spesso trascurato, ma con conseguenze gravi sulle relazioni.

Come si manifesta?​

  • Il maschio si sente insoddisfatto perché non riesce a prolungare l’atto sessuale.
  • La partner, invece, potrebbe percepire la situazione come un “fallimento” o una mancanza di connessione emotiva.

Cosa c’è dietro?​

  • Aspettative non soddisfatte: La società (e spesso i media) dipinge l’atto sessuale come qualcosa di “lungo e intenso”, creando pressione aggiuntiva.
  • Comunicazione scarsa: Molti uomini non parlano apertamente del problema con la partner, portando a malintesi e frustrazione.

Esempio italiano: Secondo un sondaggio della Fondazione Italiana per la Salute Sessuale, il 70% delle donne dichiara che la durata dell’atto sessuale influenza la sua soddisfazione, e il 40% ha admitto di aver evitato relazioni per paura di “non essere all’altezza”.

3. ​Stress e ansia cronici: “Ho paura di fallire di nuovo”​

Il prematuro può generare un ​circolo vizioso di stress e ansia: il timore di “finire troppo presto” aumenta la tensione, che a sua volta peggiora il controllo.

Come si manifesta?​

  • Ansia prima dell’atto sessuale (“E se finisco troppo presto?”).
  • Sensazione di “fallimento” dopo l’eiaculazione rapida.
  • Evitamento delle relazioni sessuali per paura di ripetere l’esperienza.

Cosa c’è dietro?​

  • Fattori psicologici: La paura del giudizio della partner o della propria autopercezione come “insufficiente”.
  • Fattori biologici: L’eccesso di cortisolo (ormone dello stress) riduce la produzione di testosterone, peggiorando il controllo.

Esempio italiano: Uno studio dell’Ospedale Maggiore di Milano ha scoperto che il 50% degli uomini con prematuro cronico soffre di ansia generalizzata, e il 30% ha sviluppato sintomi depressivi a causa della situazione.

Conclusione: Non ignorare i sintomi – Agisci ora

I sintomi del prematuro non sono solo “un disagio”: sono segnali che il tuo corpo e la tua mente stanno mandando per chiedere aiuto. In Italia, ci sono risorse specializzate per affrontarlo: molte cliniche di medicina sessuale (come quelle presso gli ospedali San Raffaele o Humanitas) offrono consulenze personalizzate, terapie comportamentali e, in alcuni casi, trattamenti farmacologici non invasivi.

Ricorda: il prematuro non è una condanna. Con piccoli cambiamenti nello stile di vita (dieta, esercizio, gestione dello stress) e un po’ di coraggio per chiedere aiuto, puoi riprendere il controllo della tua salute sessuale e delle tue relazioni. Inizia oggi – la tua felicità ne vale la pena!